Individuazione di pattern cardiorespiratori “a rischio”, in quanto in grado di determinare ipossigenazione cerebrale, anche transitoria, regionale.

Obiettivo 3)

Dipartimento  di  Pediatria

N I R S

Near Infrared Spectroscopy

Ampliare il numero dei pazienti al fine di consolidare i risultati ottenuti, soprattutto su neonati di età postconcezionale più bassa.

Studio del pattern cardiorespiratorio e dell’ossigenazione tissutale in bambini a maggior rischio di Sudden Infant Death Syndrome (es. sindrome Q-T lungo).

Lo studio del pattern cardiorespiratorio potrebbe essere effettuato su bambini ospedalizzati mediante monitoraggio su lungo periodo (durante il sonno e la veglia) con un nuovo polisonnigrafo di recente acquisizione da parte dell’Azienda Ospedaliera A. Meyer, che consente la rilevazione e memorizzazione contemporanea di numerosi dati neurofisiologici. La valutazione contemporanea dell’ossigenazione tissutale, in particolare dei parametri emodinamici e di ossigenazione cerebrale mediante spettroscopia nel vicino infrarosso consentirebbe di valutare l’eventuale associazione e sequenza temporale tra episodi di apnea di differente durata e tipologia e/o bradicardia e/o desaturazione periferica registrati dall’esame poligrafico ed episodi di ipossigenazione o alterazione dei parametri emodinamici cerebrali registrati dallo spettrometro NIR. La polisonnigrafia consente un’accurata caratterizzazione delle modificazioni del pattern cardiorespiratorio in relazione a differenti fasi del sonno, con identificazione di apnee, ipopnee, arousals, desaturazioni e altri disturbi del sonno.

Definizione della sequenza delle alterazioni dei parametri vitali monitorizzati durante gli episodi “critici”

Creazione di standard di riferimento cardiorespiratori, elettrocardiografici e della saturazione periferica di ossigeno, anche in relazione alle differenti fasi del sonno;

Arricchire l’attuale software NIRS con la possibilità di fornire un monitoraggio continuo non solo della StO2, ma anche della SaO2 e SvO2 (saturazione in ossigeno dell’emoglobina del sangue venoso) a livello cerebrale regionale, che consenta una misura dell’adeguatezza dell’offerta di O2 rispetto alla richiesta di O2 (cerebral status), valutandone l’eventuale variazione posizione-dipendente, durante il sonno, in neonati e/o bambini a maggior rischio di Sudden Infant Death Sindrome.

Fase 1)

Obiettivo 1)

Obiettivo 2)

Fase 3)

Fase 2)

Possibili fasi successive della ricerca: